Archivi tag: sole

Deve essere il baricentro spostato…

oppure non sono più livornese di scoglio.

Son problemi grossi: oggi sono andata al mare, mi sono goduta una bella mattinata di sole, sale, mare, sassolini e alghe spiaccicate sull’asciugamano dalla mia bimba, e ho realizzato una triste realtà. Non so più camminare sugli scogli come un tempo.

La "pompa", lo scoglione è fuori inquadratura, a sinistra

La “pompa”, lo scoglione è fuori inquadratura, a sinistra

La spiaggetta preposta alle mie uscite marittime mattutine con prole è sassosa. Più si avanza nell’acqua e più i sassolini diventano veri e proprio scogli, intermezzati da qualche pezzo di vecchio molo crollato. Un luogo da frequentare con le ciabatte di gomma, come i fiorentini al mare (che se sono fiorentini d.o.c. sapranno che i livornesi li prendono in giro per le loro mise marittime, Vernacoliere docet). Continua a leggere

4 commenti

Archiviato in il gioco delle differenze, Nostalgie, riflessioni (finto profonde) a caso

Saluti, nostalgie e stress vari da emigrazione – a presto Livorno

A Livorno ci sono stata 3 settimane e ho trovato un tempo schifoso. Il primo giorno in realtà ho beccato una giornata bella, anche se ventosa e sono riuscita ad andare al mare. Tutto era intonato al mio umore, uscita dall’ospedale crucco e subito partita, il giorno dopo, per Livorno. Arrivata la sera ero distrutta, ma mi pregustavo una bella vacanza/convalescenza livornese a maggio, fatta di caldo, di sole, di mare, cibo buono, riposo e cure familiari. Quindi il giorno dopo l’arrivo, svegliata con un bel sole e un po’ di vento, ho pensato che i miei desideri si fossero avverati e mi sono lanciata fuori, verso il mare, con la bimba. Ora, magari lanciata è un eufemismo. Avevo l’affanno post polmonite, la pancia di 22 settimane, la stanchezza del viaggio e l’energia di un bradipo. Ma insomma, lo spirito era quello. E come dicevo il tempo era intonato al mio umore.

Raggiunta la spiaggetta di Antignano la bimba ed io eravamo in compagnia della mia mamma e della mia zia, e ci siamo godute il sole e l’aria di mare. Frizzante. Di casa. Una meraviglia. Nonostante non fosse caldissimo, la bimba non ha sentito ragioni, e uno strato dopo l’altro si è spogliata. Alla fine si è anche inzuppata nell’acqua fredda. Il massimo è stato quando è uscita tutta corrucciata dall’acqua e si è avvicinata alla zia e le ha detto: “Zia Simona, è ghiaccia l’acqua del mare, me la scaldi?”

La bimba desnuda incurante del maestrale teso

La bimba desnuda incurante del maestrale teso

Continua a leggere

6 commenti

Archiviato in cervelli in fuga, cose di mamma, il gioco delle differenze, in giro per la Germania e per il mondo, Nostalgie, riflessioni (finto profonde) a caso

Il senso di N. per la neve

Questo senso è contraddittorio assai. Idealmente la neve è molto bella, romantica, fa tanto inverno nel senso vero del termine e rende il freddo polare vagamente più sopportabile, specialmente quando la nevicata è già storia e resta solo il bellissimo manto immacolato, e magari c’è anche il sole a riflettercisi sopra. Ma poi nel concreto, nel bagnato e nel freddo della neve, mica sono questa grande fan.

Che poi tutto il libeccio che c’ho sotto pelle si ribella e dopo qualche giorno di neve, e poi ghiaccio, e poi nevischio, e poi neve sporca e poi ghiaccio ancora, la pazienza finisce e un rabbia sorda, inespressa, mista a un senso si impotenza e di intrappolamento si fa avanti e mi travolge.

E poi come si fa? Come mai ci sono così tanti tipi di neve? L’altro giorno camminavo per strada e l’aria era asciutta, il cielo bianco ma non minaccioso e faceva moooolto freddo. A un certo punto mi arriva sul cappotto una pallina polistirolo. Continua a leggere

7 commenti

Archiviato in il gioco delle differenze, in giro per la Germania e per il mondo, Nostalgie, riflessioni (finto profonde) a caso

Fichi e mandorle e i sapori dell’anima

Ieri ho avuto un’epifania gastronomica. Sono andata a fare la spesa da Real, il mitico supermercato che tanto assomiglia ad una coop italica e che offre una gamma di prodotti per me fondamentali (varie marche di pasta italiana, carne decente, diversi prodotti italiani confezionati a prezzi ragionevoli). Per la spesa, quella grande, è perfetto.

Mentre girovagavo senza troppa concentrazione tra una corsia e l’altra, perdendomi come faccio sempre, mi sono ricordata che mancava la marmellata, così mi sono gettata a capofitto tra confetture e creme varie. All’inizio ho cercato prodotti locali, magari con una quantità ragionevole di frutta dentro. Poi sono stata affascinata dal numero infinito di marmellate di bacche (Beeren di ogni sorta) che c’erano sugli scaffali e mi è salito un moto di rimpianto per le marmellate di casa mia. Ad un certo punto sono stata letteralmente folgorata. Da uno scaffale in basso è spuntata una marmellata di fattura austriaca che mi ha riempita di gioia: FICHI CON MANDORLE. Continua a leggere

8 commenti

Archiviato in cose di mamma, Nostalgie, riflessioni (finto profonde) a caso

La foresta bianca incantata – aka il Bruscello

Ieri c’era un sole bellissimo e l’aria fresca e pulita, limpida limpida, così abbiamo trascinato una bimba poco vogliosa di attività all’aria aperta (la Pimpa sembrava più interessante, valla a capire!) e siamo andati su in montagna.

Abbiamo impacchettato la bimba come per una missione al Polo Nord e abbiamo preso lo slittino. Giù in città non c’era praticamente più neve, tranne per qualche mucchio sporco ai bordi delle strade, avanzato dai giorni prima. Ma appena abbiamo imboccato la strada di montagna verso lo Schauinsland, ci si è presentato uno spettacolo fantastico, che non avevo mai visto in vita mia. C’era la neve per terra, nel bosco, anzi, nella foresta nera, ma sugli alberi non c’era la neve, ma uno strato di ghiaccio. Era tutto bianco, come se i rami si fossero trasformati in cristalli di ghiaccio. L’aria sembrava immobile e il sole illuminava questa meraviglia.

Quando siamo arrivati alla pista per fare qualche scivolata con lo slittino, abbiamo trovato questo panorama

vista sulla pista per gli slittini

vista sulla pista per gli slittini

Continua a leggere

10 commenti

Archiviato in cose di mamma, il gioco delle differenze, in giro per la Germania e per il mondo

Fenomeni meteorologici a me (finora) sconosciuti

Sarà che vengo dalla soleggiata Livorno, città allegramente sdraiata lungo una bellissima costa battuta dal mare e dal vento, ma ci sono alcuni fenomeni meteorologici che certe volte mi sorprendono.

Da un paio di giorni la città di Friburgo è avvolta da una nebbia lattiginosa che nemmeno nel film su Jack lo squartatore con Johnny Depp pareva plausibile. Eppure questa nebbia mica è fatta con un macchinario o con gli effetti speciali al computer, no no, è proprio vera, umida e grigia.

Alberi spettrali avvolti nella nebbia, davanti a casa mia

Alberi spettrali avvolti nella nebbia, davanti a casa mia

Continua a leggere

6 commenti

Archiviato in il gioco delle differenze, in giro per la Germania e per il mondo, Nostalgie

Bella la mi’ Livorno – capitolo 3

momenti perfetti

momenti perfetti

Metti l’aria tersa e pulita, profumata di mare e limpida come può essere solo dopo una mareggiata. Metti il sole splendido e il mare che si scuote di dosso le ultime onde ormai lunghe e stanche dopo una notte agitata. Metti la bimba e la nonna in giro sul lungomare da sole. Metti che le cogli in un momento così e il mondo ti sembra perfetto e pensi che non vorresti essere da nessun’altra parte se non alle spalle di quelle due creature, in quell’istante, con quel mare e con quella luce. E con tutto quell’amore. Ti avvicini e senti che stanno facendo il tifo alle onde più grandi per incitarle a saltare il moletto. Ti avvicini e vorresti entrare in quel quadro senza disturbarne l’equilibrio. Ti avvicini e pensi: ma quanto le amo queste due donne? Ti avvicini e pensi di essere felice e di sentirti a casa come non ti succedeva da tempo.

6 commenti

Archiviato in cose di mamma, Intimamente, Nostalgie, riflessioni (finto profonde) a caso

Metti una mattina con il sole e con la neve

Albero_cielo_neveMetti che ti svegli e non c’è, per una mattina, la bufera di neve.

Metti che poi sorge il sole, dopo giorni che ormai quasi quasi ti eri dimenticata com’era fatto. Metti che poi fuori è tutto bianco e il sole splende e la luce rifrange su quel bianco, ti abbaglia gli occhi e tutto è inondato di luce e di sole, come in un cristallo gigante e magico, in un algido caleidoscopio candido.

Metti che hai la mattina libera e te la puoi prendere con calma. Metti che ti geli il viso e le chiappe al freddo, ma poi ti scongeli al caldo di un caffè accogliente in buona compagnia.

Metti che per una volta ti puoi permettere di cazzeggiare e spendi del tempo (e poco denaro) in shopping stupido in un negozio stupido, attività pro-buon umore per definizione.

cazzatine comprate oggi (Immagine presa dal web)

cazzatine comprate oggi (Immagine presa dal web)

Metti che sei andata a letto la sera prima con i segnali che il tuo corpo, forse, si sta rimettendo in carreggiata, dopo mesi di sfighe e di “guasti”.

Metti che ti sei svegliata con un insensato buon umore.

Metti che poi apri il computer e trovi delle parole e delle frasi che sono pezzetti di felicità e di amore (grazie Sarina, grazie Vale).

Metti poi che è Natale, che di per sè ci.importa.una.bella.sega, ma che a Friburgo vuol dire decorazioni e clima festaiolo e Glühwein e a tratti ti ci prende bene.

Metti che per strada è tutto ghiacciato e nonostante le lastre scivolose e il tutore al ginocchio non ti sei addobbata per terra battendo una culata.

Le insidiose lastre di ghiaccio non mi hanno fregata (stavolta)

Le insidiose lastre di ghiaccio non mi hanno fregata (stavolta)

Metti che stamani è così, il mondo gira dalla parte giusta, il momento è di equilibrio, senza motivo apparente. Gioia di essere qui, con giorni promettenti davanti da passare con gli amici crucchi e/o espatriati. Gioia di andare tra poco giù a casa, a godersi la famiglia e le coccole e a raccattare qualche ora di sonno in più (messaggio in codice per i nonni…).

Metti che oggi è così, col baricentro per una volta centrato e stabile e le cose che sembrano andare lisce.

Magari fossero tutte così le giornate!

11 commenti

Archiviato in riflessioni (finto profonde) a caso