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La dolcezza dell’aria

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Livorno – immagine tratta da internet

Non c’è storia, l’aria di Livorno ha un tepore e una dolcezza, anche nel suo retrogusto salato e salmastro, che non ha paragoni. Per me ha un sapore e un odore magici. Sarà perché sa di casa, di mare, di vacanza e di caldo. Sarà perché ha profumi e suoni che mi appartengono, in fondo all’anima, nel sangue, nella carne. Sarà perché anche quando puzza, quando suda, quando è sporca, quando è troppo carica, è sempre l’aria della mia infanzia.

Così questa aria di Livorno mi riconquista ogni volta, mi stupisce, mi colpisce col suo calore. Continua a leggere

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Sospiri di sollievo – buon compleanno

Oggi mi è successa una cosa strana. Oggi è il compleanno della mia bimba, compie 4 anni ed è tutta felice di essere una “bimba grande” e trasuda orgoglio ad ogni respiro. E così abbiamo dato inizio ai festeggiamenti, dei veri e propri baccanali, perché sono iniziati ieri sera con l’arrivo di un suntuoso pacco dall’Italia, carico di regali, e andranno avanti fino a sabato, culminando in una folle festa che conterrà poco meno di 20 bambini. Ho detto 20. VENTI BAMBINI. Facciamo la festa in casa. Riformulo: VENTI BAMBINI DA 0 A 6 ANNI IN CASA. Più, ovviamente, i rispettivi genitori.

Potrei chiudere qui, visto che tanto sabato sera sarò morta e la casa devastata e le bambine in lacrime per l’eccitazione e la stanchezza.

Ma no, invece ho pensato di resuscitare il mio piccolo e trascurato blog per condividere questa cosa che mi è successa oggi. Continua a leggere

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I greci

immagine tratta da wikipedia

Chiesa dei Greci a Livorno – immagine tratta da wikipedia

A casa mia, a Livorno, si dice “vai a fatti benedi’ dai gre’i!”, un modo poco elegante ma efficace per consigliare a qualcuno affetto da sfortuna di varia natura di cercare una soluzione per tale sventura.

Di solito si arriva a meritare un tale consiglio in caso di un paio di sventure, che ne so, una brutta influenza seguita da un lieve tamponamento, o più membri di famiglia affetti simultaneamente da qualche male di stagione. O anche quando un male qualsiasi, anche di lieve entità, come raffreddore o influenza, colpisce nella stagione sbagliata. Magari me ne sto bella bella al moletto di Antignano e sono colta da starnuti e tosse, è caldo, è estate, c’è il sole, e il passante occasionale, squadrandomi, si potrebbe permetter di dirmi che devo andare a farmi benedire dai greci.

Questo non vuol dire che devo prendere un aereo e volare fino ad Atene, semplicemente basta andare in via della Madonna, a Livorno, presso la chiesa dei Greci, luogo dove appunto si può richiedere la benedizione, sperando di scampare a nuove disavventure.

Le mie vacanze livornesi, seddiovole appena finite, ecco, si possono definire proprio così, coi “greci”. Una sfiga dopo l’altra in una spirale crescente di violenza. Continua a leggere

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Corse, rincorse, case e tempi stretti

Sono settimane che ho un post abbozzatto sull’avventura del cercare casa a Brighton, ma non c’è verso di finirlo. Un po’ che manca il tempo, un po’ che appena mi ci metto magicamente la bimba piccola vuole il latte o vuole che l’assista ad emettere aria (da sotto o da sopra, poco importa, ha bisogno di sostegno morale, piccina!) oppure quella “grande” ha un improvviso attacco di mammite ed è urgente, necessario, indispensabile, irrimandabile che l’aiuti a cercare la sua macchinina argentata o la felpa di spiderman. Ma no, non ho deciso di trasformare questo blog in un mommy blog, e quindi la chiudo qui con le lamentele sui figli. Un po’ che la tecnologia, o forse il mio ricoglionimento, giocano contro di me, e l’ultima bozza invece di salvare tutte le preziose parole che avevo scritto (mortgage, estate agent, survey, open house, viewing…) si è aggiornata alla penultima versione e del post ne è rimasto meno di mezzo. Insomma, come blogger, un disastro. Continua a leggere

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Travagli: Kreißsal vs. delivery room

*SPOILER* AVVISO ALLE FUTURE MAMME O ASPIRANTI TALI:  IN QUESTO POST CI SONO ALCUNI DETTAGLI RIGUARDANTI I MIEI PARTI, SE ANCORA NON CI SIETE PASSATE, POTRESTE NON AVER VOGLIA DI SAPERLI.

Il tempo è sempre troppo poco, ma un ritaglio per questo post lo dovevo assolutamente trovare e in fretta, prima che i ricordi freschi dell’ultima nascita fossero offuscati dalle troppe notti insonni.

Intanto va detto, che come già sperimentato alla nascita della prima figlia in Germania, fare un figlio all’estero è una faccenda che ha i suoi pro e i suoi contro. Banale considerazione, diranno i più, ma visto che sto allattando e che questa attività mi lascia il cervello svuotato e un solo neurone funzionante, a questo giro mi permetto un piccolo carosello di banalità. Dicevo dell’estero, dunque. Continua a leggere

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Niente panico, forse sono solo ormoni che migrano

Si ricomincia. Punto e a capo. E come sempre ci sono tante domande (ma va?). Sai che novità. Eppure ci sono dei momenti in cui mi rendo conto in modo cosciente di quello sto vivendo. Mi spiego meglio. Delle volte si passa per dei cambiamenti epocali, per delle trasformazioni della vita, e nemmeno ce ne rendiamo conto, e altre volte c’è questa bizzarra consapevolezza di essere nel bel mezzo di un momento fondamentale, di quelli che cambierà tutto.

E così mi sento ora. Continua a leggere

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Confessioni di una mamma mancata

30.10.12 ore 7 del mattino

Sul treno per Milano, in attesa di partire. Un po’ nervosa e un po’ sollevata per questa decisione. Allora è scattato il bisogno di scrivere per chiarirsi le idee, per sfogarsi un po’, per coccolarsi anche. Questa nuova gravidanza, un po’ voluta, un po’ intimamente temuta, mi sta mettendo in difficoltà. C’è una felicità, una gioia in fondo, dentro di me, che ancora non è riuscita a esplodere, che ancora è soffocata da una catena di eventi che sembra non terminare mai, siamo solo all’inizio del 4° mese! Continua a leggere

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Metti una mattina con il sole e con la neve

Albero_cielo_neveMetti che ti svegli e non c’è, per una mattina, la bufera di neve.

Metti che poi sorge il sole, dopo giorni che ormai quasi quasi ti eri dimenticata com’era fatto. Metti che poi fuori è tutto bianco e il sole splende e la luce rifrange su quel bianco, ti abbaglia gli occhi e tutto è inondato di luce e di sole, come in un cristallo gigante e magico, in un algido caleidoscopio candido.

Metti che hai la mattina libera e te la puoi prendere con calma. Metti che ti geli il viso e le chiappe al freddo, ma poi ti scongeli al caldo di un caffè accogliente in buona compagnia.

Metti che per una volta ti puoi permettere di cazzeggiare e spendi del tempo (e poco denaro) in shopping stupido in un negozio stupido, attività pro-buon umore per definizione.

cazzatine comprate oggi (Immagine presa dal web)

cazzatine comprate oggi (Immagine presa dal web)

Metti che sei andata a letto la sera prima con i segnali che il tuo corpo, forse, si sta rimettendo in carreggiata, dopo mesi di sfighe e di “guasti”.

Metti che ti sei svegliata con un insensato buon umore.

Metti che poi apri il computer e trovi delle parole e delle frasi che sono pezzetti di felicità e di amore (grazie Sarina, grazie Vale).

Metti poi che è Natale, che di per sè ci.importa.una.bella.sega, ma che a Friburgo vuol dire decorazioni e clima festaiolo e Glühwein e a tratti ti ci prende bene.

Metti che per strada è tutto ghiacciato e nonostante le lastre scivolose e il tutore al ginocchio non ti sei addobbata per terra battendo una culata.

Le insidiose lastre di ghiaccio non mi hanno fregata (stavolta)

Le insidiose lastre di ghiaccio non mi hanno fregata (stavolta)

Metti che stamani è così, il mondo gira dalla parte giusta, il momento è di equilibrio, senza motivo apparente. Gioia di essere qui, con giorni promettenti davanti da passare con gli amici crucchi e/o espatriati. Gioia di andare tra poco giù a casa, a godersi la famiglia e le coccole e a raccattare qualche ora di sonno in più (messaggio in codice per i nonni…).

Metti che oggi è così, col baricentro per una volta centrato e stabile e le cose che sembrano andare lisce.

Magari fossero tutte così le giornate!

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